Care amiche, si sa: i tempi sono cambiati anche in cucina. Da un interessante sondaggio pare che le donne negli anni sessanta trascorressero in media venti ore a settimana ai fornelli ( per un totale di oltre cinque anni nell’arco di una vita intera), mentre oggi sembra ne trascorrano meno della metà: le ore si sono ridotte drasticamente a nove, in alcuni casi anche meno e le motivazioni son molteplici.
E’ cambiato lo stile alimentare, sempre più orientato a piatti semplici, più leggeri e veloci da preparare ( non più la tradizione ma l’ innovazione), sono cambiate le famiglie, sempre meno numerose, ma soprattutto oggi le donne lavorano e spesso sono costrette a stare fuori casa tutto il giorno e quando rientrano il tempo da dedicare alla cucina resta davvero poco, nonostante la passione culinaria pare non manchi affatto.
Lo stesso vale per gli uomini: sono sempre più interessati ed informati in merito al mondo enogastronomico, ma anche loro hanno giornate cosi’ intense da potersi dedicare ai fornelli al massimo nel fine settimana.
Per chi non riesce a preparare tutto con le proprie mani, l’amore per il gusto e l’attenzione per la qualità restano valori importanti da portare a tavola, in qualsiasi giorno dell’anno.
Una tendenza confermata da un ‘indagine del Ministro dello Sviluppo Economico in merito ai consumi agro-alimentari nel nostro Paese rivela come negli ultimi anni si sia formato un consumatore sempre più attento alla tipologia e alla provenienza degli alimenti che consuma, ben consapevole che scegliere un alimento di qualità non significa solo gusto, ma anche e sopratutto salute.
Ecco, che diventa ancora più importante che le aziende forniscano adeguate informazioni sulla produzione dei loro prodotti.